Ecco l’analisi web marketing per Mind University. Mi permetto di fare una bella premessa: l’idea è quella di aiutare a migliorare il proprio posizionamento organico prima e se possibile anche valutare le strategie di web marketing. Con l’analisi di web marketing a Claudia Mandarà abbiamo visto l’importanza di lavorare bene online, oggi invece mi concentro ad aiutare un amico, Luciano Biondo, che mi ha detto:
“Per migliorare mi servirebbe di più un suggerimento elementare e facile da realizzare, che mi faccia passare da 0% a 1%, piuttosto che un elenco di ciò che manca per arrivare al 100%… dove tanto non arriverò mai, finché non troverò un volontario che si occupi, almeno un pochino, di ciò che io non so fare (e che non ho il tempo di imparare). Comunque, ripeto, non abbia timore di criticare troppo.
La ringrazio di cuore, anzi, per aver già cominciato a “scavare” nei difetti del sito, il badile non basta, le ci vorrà una ruspa 🙂 e le mando un abbraccio sincero”
Partiamo dal fatto che qui ci sono molti contenuti interessanti, chi scrive è un gruppo di docenti che volontariamente lavorano al sito, ma essendo un “fai da te” i risultati sono scarsi (almeno lato posizionamento organico).
Il Sig. Luciano mi dice che si è arrangiato a fare tutto e quindi non ha pensato alle Google Analytics né alla Search Console, ci sono tanti errori nell’HTML e mancano i fondamentali. Insomma, se mai potesse averne la possibilità io rivedrei il sito totalmente.
Il sito risulta, in ogni caso indicizzato, ma dubito che ci sia la possibilità di vederlo tra le prime posizioni per parole chiave rilevanti. Ci vorrebbe un SEO specialist che riveda quanto meno la sua alberatura, riorganizzi i contenuti e valuti le modifiche da apportare con un web master. Mi spiace dirle che io butterei tutto e mi affiderei ad un più semplice template di wordpress. Che si voglia o no, quando si lavora da soli e a risparmio, resta la soluzione più sicura.
Ho pensato quindi a qualche piccolo suggerimento. Entrando nel sito vediamo subito due belle immagini che ruotano e che contengono la call to action “iscriviti gratis“: non si legge. Perché non la rendiamo più evidente?
Ogni volta che l’utente entra in un sito deve capirlo, allora perché non glielo diamo immediatamente il menù di navigazione invece che relegarlo in una colonna a destra, in basso, dopo altri 1.000 milioni di contenuti? E perché non renderlo leggibile? OrganizzazioneLavoro non è mai facile da leggere come Organizzazione Lavoro. L’occhio vuole la sua parte e a leggere le pagine web si stanca troppo. E’ il caso di non complicargli la vita o non arriverà a curiosare nemmeno la seconda pagina.
Inglese e italiano nello stesso luogo? Perché? Dire ovunque “il sito non è concluso” per lo spider è poco interessante e nemmeno l’utente lo capterà. Ma se parla la lingua italiana, probabilmente non cliccherà la parte english e viceversa se dovesse essere anglosassone. Si usa una lingua e se ce n’è più di una, volutamente, si utilizza il selettore di lingua (la maggior parte della strutture turistiche online lo adottano). Se, invece, il pensiero è stato “ho materiale, lo inserisco e poi pian piano lo tradurrò” non ci siamo. Vorrebbe leggere un libro multilanguage? Un capitolo in francese, uno in spagnolo, poi tedesco…Secondo me no.
Bene, vorrei davvero poter fare di più ma non mi è possibile. Spero però sia almeno uno 0,5% di miglioramento e le auguro in bocca al Lupo!

SEO SPECIALIST – WEB REPORTER – SPEAKER – DOCENTE
Sono una imprenditrice, la mia società si occupa di SEO per molteplici brand. Nel mondo SEO sono stata definita “bug di sistema” forse perché vado ben oltre quel mondo, i miei occhi sorridono quando vedo una strategia di insieme. Mi piace diffondere la cultura digitale ed è così che è nata la figura del WEB Reporter: racconto la storia di eventi e corsi di marketing e comunicazione online per andare oltre al programma, andando dietro le quinte, analizzando gli interventi e il messaggio che vogliono comunicare, compreso i feedback dei partecipanti. Dico sempre che la mia vita non conosce la discesa ma mi alleno a non sentire troppa fatica in salita. Amo “Il profumo” di Suskind e odio l’invidia, provoca solo danni. Quando mi arrabbio mi arrabbio forte ma so amare all’infinito.